The Dutchess

lunedì, giugno 12, 2006

Paradisi Dimenticati #3

L'ultima volta che avete scelto di trascorrere le vostre vacanze in Svizzera lo avete fatto per la quiete delle sue valli, il basso costo dei carburanti, gli eccellenti servizi sanitari e i tramonti estivi sulle alpi, quando sui suggestivi versanti orientali la neve diventa rosa pesca e anche la slavina che vi stava uccidendo era capace di rapire i sensi.
Ma era tutto
così occidentale... racchette, occhialoni, seggiovie, istruttori di sci (fighi, per carità!, specie con l'abbronzatura da neve, ma trooooppo hollywoodiani!)... non sentite dentro di voi il bisogno di una pausa dai ritmi frenetici dell'occidente? dal consumo a tutti i costi? dai servizi aggiuntivi al turismo che spuntano come funghi a tutti gli angoli cercando di fare scatenare la consumista shop-dipendente che è in voi? Andremo pertanto nella Svizzera d'Asia, quel paese pacifico dove molti miei concittadini andrebbero credendo di poter fare turismo sessuale. Loro non saranno gli unici a vedere crollare le proprie certezze non appena messo piede in...

Bhutan
- viaggio alla ricerca della Felicità Interna Lorda-

prego di notare le palle tra gli artigli del drago
ma, soprattutto,
perché?

Ovviamente il Bhutan, come tutt_ sanno, sta da qualche parte sull'Himalaya, tra India e Cina, forse non lontano dal Nepal. E fin qui, tutto bene. Il Bhutan, per la precisione, sta qui

Altre informazioni che potreste approssimativamente detenere sono a) che il Bhutan è piccolissimo, b) che il Bhutan è montagnoso e c) che fa un freddo cane.
a) Ora, la superficie del paese è di circa 47.000 Kmq. Il doppio della Sardegna, poco più dell'Olanda, la metà del Portogallo. Eppure sui 3.010.000 pagine in italiano che trovate cercando "Bhutan" su google, poco più di 133.000 associano Bhutan a "minuscolo", "piccolo" o "piccolissimo". Insomma, questi sono visti un po' come degli sfigati: nessuno chiama "minuscola" l'Olanda.
b) Se è vero che il punto più alto è il Kula Kangri (7.550 metri), è pur vero che il punto più basso è a 92 metri sul livello del mare.
c) Il clima è, ovviamente, tropicale sotto i 2000 metri, temperato tra i 2000 e i 3500, alpino oltre i 3500. Quindi, potenzialmente, può fare un caldo boia.

Ma l'ignoranza su questo paese è grande. Ad esempio ci sono su internet 108.000.000 di pagine sul Bhutan, ma anche 1.280.000 pagine sul Buthan. (ok, rileggete daccapo. fate attenzione alla posizione della h... fatto? brave!). Qui l'incertezza sul nome è, apparentemente, all'1,2%, risibile... come se una volta su cento sbagliassero il vostro nome... sistematicamente.
Ma qui, evidentemente, l'ignoranza ci ha messo lo zampino alla grande. I bhutanesi, infatti, non sanno di abitare in Bhutan. Questo regno è l'unico posto al mondo il cui nome non solo non c'entra un cazzo con il nome che gli danno gli abitanti, ma per di più nessuno ha la minima idea della provenienza di "Bhutan".
Secondo la CIA, ad esempio, il termine si tradurrebbe "Terra del drago tonante". Credibile, viste le violente tempeste che si abbattono sull'Himalaya, peccato però che in lingua locale (dzongkha), "terra del drago del tuono" si dica "druk tsendhen". E infatti loro si chiamano Drukpa, non Bhutanesi. Per lo meno tra di loro. Eh sì, perché quando si tratta di compilare un documento ufficiale si chiamano Bhutanesi. La lingua ufficiale di questo posto che non sappiamo come chiamare, infatti, è l'inglese, mentre la lingua locale prevalente e lingua franca nazionale è lo dzongkha (si parlano anche il Nepali e alcuni dialetti tibetani, per un totale di 21 lingue... su 20 province).
Ora, se non avete ancora capito lo spirito di questi post sui Paradisi Dimenticati, state pensando che 'sti qui sono tutti bilingue. In questo caso vi prego di rileggere i post precedenti sul plasmodio falciparo e le racchette da tennis o di abbandonare il sito (per la vostra sanità mentale, anzi per la vostra sanità tout court). Se vi siete fatt_ un'idea, anche minima, sul nonsenso di queste logorree, potete immaginare rapidamente che, com'è ovvio, il tasso di alfabetizzazione del paese è del 54%. Quindi nessuno di loro è in realtà in grado di capire la lingua ufficiale del paese, ma, come vedremo, questo non è affatto un problema...
Il 54% di cosa?, chiederà a questo punto il fine lettore che è in voi [e quindi potrei anche non rispondere, giacché nessuno si è posto la domanda].
Ecco, se il tasso di grottescume fin qui raggiunto non vi bastasse, qui viene il bello. Alla domanda "quanti sono i bhutanesi?" ci sono due risposte.
Una è 672.425 (censimento indipendente del maggio 2005).
L'altra è 2.279.723 (proiezione a giugno 2006 della CIA, basata sull'ultimo censimento ufficiale).
Dunque, se fossero numeri approssimati potremmo anche fare una media, ma il punto è che qui sembrano essere tutti convintissimi delle loro cifre. Bisogna sciogliere questo nodo gordiano senza strozzarcisi.
Ora, visto che la CIA è una nota e stimata agenzia di intelligence che raccoglie incessantemente dati su tutto il mondo e li interpreta per fornire una strategia politica, economica e diplimatica agli USA, mi pare che i successi che questa agenzia ha conseguito negli anni e in particolare, dopo la democratizzazione degli stati balcanici seguita al bombardamento di Belgrado, la perfetta strategia distensiva in Medio Oriente culminata con il Concordato detto "dell'11 settembre", che ha poi portato all'estensione della democrazia in Afghanistan e Iraq nonché all'ammorbidimento del regime teocratico iraniano, ecco mi pare che tali successi provino che i bhutanesi sono, senza dubbio, 672.425.
In alternativa possiamo credere che in Bhutan tutti hanno degli ottimi motivi per manifestare, facendo cortei su cortei. E così ci sono discrepanze tra i dati della questura e le stime degli organizzatori (perché la questura riceve sempre dei dati da qualcuno, probabilmente una nota e stimata agenzia d'intelligence, mentre gli organizzatori, poveretti, stimano).
Vabbe', direte voi, che cacchio me ne frega a me? Io, dopotutto, ci devo andare in vacanza. Benissimo. Allo scopo è il caso di scoprire sin da subito alcun costumi locali.

[sport, economia, tradizioni, leggi]
L'albero nazionale è il cipresso. Praticamente il Bhutan è tipo il cimitero più grande del mondo e Carducci e Bolgheri gli fa una sega, va be'...
Lo sport nazionale qui è il tiro con l'arco ed è stata un'arciera bhutanese a fare da portabandiera nella cerimonia di aprtura del tiro con l'arco alle olimpiadi di Barcellona nel 1992 [e questa informazione vi farà vincere 1 milione di euro da Gerry Scotti]
Il Bhutan è al 20° posto nella classifica mondiale di tiro con l'arco a squadre femminile e al 25° posto nella classifica maschile. Rispettivamente su una classifica di 44 e 54 squadre. Ed è lo sport nazionale. Fra l'altro non esiste l'arco composito -cioè quello di cui, talvolta, ci fanno vedere le gare su rai3- ma solo l'arco lungo (quello degli arcieri inglesi di Edoardo I nella guerra dei 100 anni... vabbe', un paese attaccato alle tradizioni!).

Spontanea sorgeva dunque la domanda su come diavolo stanno messi 'sti qui con gli altri sport.
Dell'ONU fanno parte 184 Paesi. Il Bhutan è 190° nella classifica mondiale di calcio. Quindi la FIFA è più democratica dell'ONU. C'è pertanto da aspettarsi che Bush esporti la democrazia al Palazzo di Vetro.
Ma nel 2002 il Bhutan era penultimo nella classifica mondiale di calcio, per la precisione 202° (vi eravate illus_ che dopo 190 non ci potesse essere nulla, vero?). Lascio a voi scoprire chi fosse il 203° paese (per la cronaca: lo è ancora). In quell'anno, in occasione dei mondiali di Corea e Giappone, un regista girò un film/documentario intitolato "The Other Final", in cui il Bhutan e ques'altro stato -che, fra le altre cose, fa figurare i sacchetti di plastica tra le sue esportazioni principali- disputavano la partita per stabilire chi, davvero, fosse l'ultimo al mondo.
Riflessioni sul film: certa gente non ha veramente un cazzo da fare a giornate!
Parlando di esportazioni... cosa esporterà mai uno stato in cui il 90% della popolazione è impegnata nell'agricoltura di sussistenza?
Esporta cardamomo. Una pianta tropicale originaria dello Sri Lanka (circa 3.000 Km più a sud, come se la Polonia esportasse noci di cocco). La fascia di pianura a clima tropicale in tutto il Bhutan è larga circa 60-80 Km. E loro esportano cardamomo... cioè, voglio dire, perché non costruiscono qualche decina di villaggi valtour piuttosto?

Poi esportano gesso.
Per forza che solo il 54% della popolazione è alfabetizzato: esporti i gessetti, con che cazzo devono scrivere alla lavagna?
Direte voi: mah, magari i computer... e potreste -incredibile ma vero- avere ragione. Il Bhutan produce 1.882.000.000 di Kilowatt/h (l'Olanda produce circa 92.000.000 di Kw/h), tutta pulitissima energia idroelettrica... e ne esporta 1.520.000.000. All'India.
L'India gestisce la politica estera del Bhutan. L'India gestisce gli accordi commerciali del Bhutan. Il Bhutan è diventato indipendente dall'India nel 1947, anche se la monarchia nacque nel paese nel 1907 su pressione degli inglesi e il territorio è indpendente almeno dal XVII secolo. Evidentemente sentivano il bisogno di ribadire la loro indipendenza... sì, in effetti in questo stato oltre al vero nome e alla grafia del nome, per non dire del numero di abitanti e della lingua parlata, anche la giurisprudenza è un po' incerta. Si tratta dell'unica monarchia costituzionale con un parlamento in cui esiste una costituzione scritta dal 1997 ma non è mai stata approvata perché il re non ha mai indetto le elezioni per il parlamento. La costituzione, ovviamente, è scritta in inglese. La gente non parla inglese. La gente non può sapere com'è fatta la costituzione o approvarla, quindi il re non promulga la costituzione perché nessuno la capirebbe. Il discorso fila perfettamente, tutto resta uguale a se stesso, la gente usa ancora i costumi tradizionali, non hanno mai combattuto delle guerre (sono un popolo talmente pacifico che hanno dovuto costruire delle fortezze per difendersi dall'invasione dei tibetani... cioè, voglio dire, avete presente il pacifismo dei monaci tibetani?!), l'aria è pulita, il 72% del territorio è attualmente coperto da foreste, per legge almeno il 60% del territorio deve essere coperto da foreste, il 22% della nazione è un parco protetto, il Bhutan è una delle 10 aree al mondo considerate aventi una biodiversità globale (dalla lontra eurasiatica al rinoceronte indiano passando per il falco pellegrino e il mitico panda rosso), tutti sorridono tantissimo e il re ha deciso che l'indicatore di benessere non è il Prodotto Interno Lordo ma la Felicità Interna Lorda. Il re è un genio e ha praticamente inventato il paese migliore del mondo! Insomma, cosa vi trattiene dall'andare in Bhutan? Fra l'altro Timphu è l'unica città capitale al mondo a non avere i semafori!

Non siete ancora convinti? Bene, vi riporto il racconto di alcuni turisti
"Il Buthan, che avevo letto essere la Svizzera del continente Indiano, si è rivelato un paese bellissimo, splendido. Conserva intatte tutte le sue tradizioni. Nessuno è vestito all’occidentale, uomini, donne e bambini portano il costume tradizionale il gho per gli uomini il kira per le donne, ambedue fermati in vita dal Kera una cinta di seta multicolore, tessuta a mano. Bambini bellissimi, e sempre sorridenti, le loro espressioni di gioia nel ricevere i palloncini multicolori, portati dall’Italia, e che gonfiavo per loro, è qualcosa che rimane nel cuore."
(segue qui)
Che devo aggiungere? [a parte che la signora ha qualche difficoltà con la geografia dei continente indiano]
Proviamo a focalizzarci sulla Felicità Interna Lorda. Se dall'ortografia alla demografia tutto si presta alla doppia interpretazione, è questo concetto di lordura della Felicità Interna a meritare un'osservazione attenta.
Trovavo in effetti inquietante questa cosa che il paese "conserva intatte tutte le sue tradizioni. Nessuno è vestito all'occidentale". E in effetti uno dei parametri della FIL è proprio il mantenimento dei valori culturali, a fianco della conservazione dell'ambiente, dello sviluppo economico e sociale sostenibile e del buon governo.
Voglio dire: anche in Cina, dove è vietato praticamente tutto, la gente si veste ormai all'occidentale.
Così scopro che, alla faccia di quell'idiota della turista che vede tutto il mondo dietro ad un paio di occhiali rosa confetto, il costume tradizionale in Bhutan è obbligatorio. In questo il Paese è paragonabile solo a quelle discoteche gay dove, anche lì, il costume tradizionale è obbligatorio. E peralto il gho e gli abiti D&G sono brutti uguale. [nelle discoteche ghei può essere anche peggio: talvolta è obbligatoria l'acconciatura tradizionale, all'ultimo grido -l'ultimo grido della nonna prima che morisse di crepacuore dopo averti visto con in testa il Pirellone mentre viene abbattuto da una mucca gigante, la scena immortalata da una pasta gel fissante, consigliata da un tuo amico hair-stylist sperimentale, che è trasparente-riflettente-glitterata, emana feromoni, è dura come il calcetruzzo e leggera come Platinette dopo pranzo. Quella volta le dicesti: "Grande Nonna, questo grido m'insegni a farlo che faccio la scena al concerto di Madonna e mi faccio portare via a braccio da una maschiona della security" e lei, che aveva lottato per riuscire a frequentare la terza elementare, sussultò quando ripetesti per la terza volta il verbo "fare" nella stessa frase, quindi stramazzò, ma tu eri già in coda all'ingresso della disco...]
Vabbe', mi dico, è sempre una specie di paradiso. Dopotutto meglio il gho mentre sgranocchio cardamomo che i jeans a stringere sulle caviglie odorosi di McDonald's.
Ma, a questo punto, era scattato una specie di sospetto-Truman Show: milioni di cipressi... i panda rossi... i bambini sorridenti... niente turismo di massa! Compa', non può essere.
Così, mentre sfoglio il Corsera del 17 dicembre 2004, scopro che non solo il costume tradizionale è obbligatorio ma che, sempre per questa storia del mantenimento delle tradizioni, i cellulari sono entrati nel paese solo nel 2003 mentre la televisione trasmette, nell'unico canale esistente, dal 1999, facendo del Bhutan l'ultimo paese al mondo ad introdurre la televisione. [Però, che culo, possono ancora vedere Nicoletta Orsomando!]
A fare parte del programma di modernizzazione del paese c'è anche l'introduzione della TV via cavo, nel 2000. Manco a dirlo quest'ultima è salita al banco degli imputati quando si è riscontrato un aumento della criminalità a Timphu. [scusate, in questo momento sto immaginando il Grande Fratello bhutanese, e vi invito a fare lo stesso].
Ma perché mai il Bhutan sarebbe dovuto finire nel Corsera del 17 dicembre 2004?
Adesso calmatevi, fate un respiro, sedetevi.
Già che ci sei, mentre pianifichi il viaggio e prima di prenotare il volo, accenditi una sigaretta. Perché sarà la tua ultima sigaretta.
Il Bhutan è il primo stato al mondo dove il tabacco è completamente illegale.
La multa è di 250 euro se ti beccano in pubblico, e ti espellono se ti trovano a vendere tabacco agli autoctoni. Il tabacco è equiparato agli altri stupefacenti.
So che, ancora, qualcun_ tra voi, che odia profondamente e intimamente il fumo di sigaretta, può acora pensare di andare, credere di avere trovato il Paradiso in terra. Ma lo spasmo creativo del re non è tanto la legge, e non sarà essa a tenervi inchiodati a casa vostra. Il picco di follia è stato raggiunto nella motivazione ufficiale contro il fumo. Qualcun_ sta pensando: diminuirà la Felicità Interna Lorda, no? No, quello non l'ha fatto neppure l'espulsione di 100,000 rifugiati nepalesi. Anzi, l'espulsione di 100,000 rifugiati nepalesi ha, a dire del re, aumentato la FIL - e già questo dovrebbe darvi alcuni indizi sul livello di follia che si è raggiunto.
La motivazione ufficiale, e vi prego di stare attenti a quanto è sottile la cosa, in un paese coperto da foreste per il 72%, con così poche macchine da non necessitare di semafori, senza porti, i cui fiumi non sono navigabili e con un solo aeroporto, dove si pratica l'agricoltura di sussistenza senza pesticidi e dove non esistono industrie, è che il fumo di sigaretta
...inquina...

Visitare certi paesi può comportare un rischio per il vostro benessere fisico.
Visitare il Bhutan causa al vostro cervello gli stessi danni che può produrre la visione seriale di Porta a Porta in una puntata inedita in cui Vespa intervista molte copie di se stesso.


[conclusioni sulla stupidità umana]
Il Bhutan è chiaramente un posto fintissimo, fatto per attrarre turisti assetati d'avventure genuine come i biscotti del Mulino Bianco. Il re, proprio per questo, è un genio. L'aspetto peggiore del suo essere, in realtà, un pazzo criminale mitomane, è che, anche una volta che i meccanismi di plastificazione del Bhutan sono stati svelati, questa cosa appare ancora intelligente, perfida ma intelligente.
Mentre invece è un'astrominchiata, perché un giorno un ricco petroliere saudita vorrà investire i propri soldi replicando il Bhutan tale e quale sulle Montagne Rocciose. Statunitensi e Giapponesi possono copiare tutto. Anche il Bhutan. Solo che la via d'accesso al Paradiso Terrestre sarà lastricata di scontrini, e fiancheggiata di boutiques di lusso. E l'aeroporto internazionale più vicino sarà a 25 dollari di taxi, non in un altro Stato.
Ma non è colpa del re, poverino. È colpa di chi l'ha convinto che la felicità dei suoi sudditi passi per la conservazione delle tradizioni, ovvero la felicità delle casse dello stato passi per le tasche dei turisti occidentali. Volete fare le rivoluzionarie anticapitaliste? Non andate in Bhutan.
Ah, dimenticavo: il tifo lì è di casa e il confine con la Cina dà sulla regione di provenienza delle varie SARS e H5N1...

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16 Comments:

  • At 11:05 AM, Anonymous Anonimo said…

    the other final: bhutan vs montserrat...
    voglio un milione di euro, grazie

     
  • At 11:13 AM, Blogger si-culo said…

    no, quelli quando parteciperai al quiz di Gerry Scotti... e io che contavo sulle follie calcistiche perché qualcuno, sbagliando risposta, andasse a scoprire che Montserrat non è più al 203esimo posto ma al 202esimo...

     
  • At 11:18 AM, Anonymous Anonimo said…

    sai in realtà qual è il motivo per cui io non andrei mai in buthan?
    proprio perchè è stato definito la svizzera d'asia....
    la svizzera, mie care lettrici, non è affatto quel paradiso che tutti noi stupidi italiani cliche-dipendenti siamo abituati ad immaginarci....
    e adesso che tu hai descritto il buthan ti posso garantire che l'andazzo, là, non è molto diverso da quello buthanese....anzi....è peggio....

     
  • At 11:25 AM, Blogger si-culo said…

    sì, ok, ma almeno se ti fai passare per tossica ti danno il metadone!

     
  • At 11:31 AM, Anonymous Anonimo said…

    può essere....epperò c'è anche da dire che, se ti fai passare per tossica, sei anche guardata a vista al punto che il big brother / grand frere / grosse brother /gran hermano tutti messi insieme 'ni fanno 'na sega!!!

     
  • At 11:36 AM, Blogger si-culo said…

    Ma, soprattutto, CH sta per Communauté Helvetique o qualcosa del genere?!?!
    Perché non CE? o KH? Perché non una S e basta?

     
  • At 11:46 AM, Anonymous Anonimo said…

    wooooooow...il bhuthahnh!!!

    la scena della nonna è la migliore!

     
  • At 11:48 AM, Anonymous Anonimo said…

    ma poi scusa che abbiamo da dire contro questi paesi tradizionalisti a fini turistici? Fino a qualche mese fa avevamo un presidente del consiglio che era tutto pizza mandolino e 'quant'è bello il sole da noi'...
    La Felicità interna lorda non è un concetto molto lontano dall'Italia...
    l'economia fa schifo, la gente non trova lavoro...ma vuoi mettere? Essere disoccupati a Capri ed esserlo a Francoforte [ovviamente anche qui c'è una lieve ambiguità sul termine disoccupati]...

     
  • At 12:00 PM, Blogger si-culo said…

    ...credo che la differenza stia nel sussidio...

     
  • At 12:00 PM, Blogger si-culo said…

    [credo che la scena della nonna sia uno dei miei migliori parti letterari in assoluto!]

     
  • At 12:02 PM, Anonymous Anonimo said…

    ...mi sono persa....
    cmq concordo col fancazzista per eccellenza charlike....la scena della nonna è insuperabilmente delicious!!
    ancora ancora ancora!!!!!!

     
  • At 4:20 PM, Anonymous Anonimo said…

    La nota legge emanata da Federico II nel 1221 conosciuta con il nome di "Contra jogulatores obloquentes" permetteva a tutti i cittadini del mio regno di insultare giullari e buffoni, di bastonarli e, se si era un po’ nervosi, anche di ammazzarli senza rischiare alcun processo..
    Qualche giurista mi sa dire se sia ancora vigente?

     
  • At 4:44 PM, Anonymous Anonimo said…

    blackduke, ma sei nato il giorno di S.Gennaro?

     
  • At 6:00 PM, Anonymous Anonimo said…

    sì, ma sono devoto a Santa Rosalia

     
  • At 12:55 AM, Anonymous Anonimo said…

    miiiiiiii
    nervosetti siamo, eh????

     
  • At 1:19 PM, Blogger si-culo said…

    No nw, nessun nervosismo.
    Esercitazioni erotiche elettroniche.
    Tutto sotto controllo.

    Baci.

     

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