The Dutchess

martedì, maggio 16, 2006

Paradisi Dimenticati #2

So che attendevate con ansia e trepidazione, ed eccomi, eccovi l'ultimo prodotto delle mie fatiche.
Il nostro viaggio ideale oggi prosegue verso il cuore segreto dell'Africa, nella savana dove il Sahara eterno incontra la foresta pluviale, nell'ultima vera riserva di vita selvaggia di tutto il continente.
Non è il Benin o il Togo, e non siamo alle falde del Kilimangiaro -come ha suggerito qualcuno!-, non è il Congo di Heart of Darkness, né il Camerun che fu francese.
Siamo nella terra dei pigmei e, siccome siete di un'ignoranza abissale e nessuno ha ancora indovinato, ecco che vi do il benvenuto nella


Repubblica Centrafricana
-viaggio in compagnia del plasmodio falciparo e del potamochero dai ciuffetti-
-prego notare la semplicità cromatica della bandiera-

[pausa di meditazione estetica]

*cos'è? un test sul daltonismo?*

Iniziamo, come sempre, dalla collocazione geografica.
Vabbe', se si chiama Repubblica Centraficana ci sarà un motivo, no? Possiamo saltare la parte sulla collocazione geografica. E proporre, per analogia, un nuovo nome per il Liechtenstein -oggettivamente impronunciabile se non avete un mal di gola con placche come larve di mosca (piccole, ma davvvero schifose).
Ma quanto è grande la Repubblica Centrafricana? Quanto può essere grande questo stato dimenticato nel cuore dell'Africa, schiacchiato tra l'imgombrante Sudan, l'enorme Ciad e il gigantesco Congo?
Potete aiutarvi con la cartina, e considerate che fa ben 4.303.356 abitanti.


Bene, per quelle fra voi che sanno leggere una cartina, be', c'è la scala, non serve aggiungere altro.
Ora si pone un problema? Quanto devo supporre che siate colte e intelligenti? Dirvi o non dirvi quant'è grande? Perché se ve lo dico potrei offendervi implicando che non sapete leggere una cartina.
Ok, per quelle tra voi che le cartine le usano solo per rullarsi canne [attività nobilissima che io stess_ pratico tutte le volte che posso], sveliamo che, UDITE UDITE!, la superficie della Repubblica Centrafricana è di ben 622.984 chilometri quadrati!
...Bimbe su, andiamo, è due volte l'Italia. Capisco che, esperte come siete di centimetri, i numeri espressi in chilometri non vi dicono nulla, ma un po' di sforzo!

[disordinamento politico, storie, demografia, altro...]
Dell'ordinamento politico c'è poco da dire. Un folkloristico stato africano da cui avremmo dovuto imparare: eleggono un presidente, quello si atteggia a imperatore per un po' e loro lo rovesciano, di solito facendolo a brandelli. E ricominciano daccapo. Noi invece ci teniamo Berlusconi e Prodi. Dico, loro per lo meno si divertono, variano, sperimentano... e poi lì la politica conta davvero: scegliere una fazione e non l'altra è questione di vita o di morte!
Vabbe', passiamo alla storia. Problema. Visto che la Repubblica Centrafricana è stata inventata di sana pianta dai francesi, bisogna capire che storia vogliamo raccontare. Io comincerei da Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, VII, 23-30
"Oltre questa remota regione montuosa si dice vivano i Pigmei Trispithami, i quali non sono più alti di tre spanne; il clima è salubre e sempre primaverile, protetto a nord da un'arco di monti; Omero dice di questa tribù che venga assaltata dalle gru. Si dice che a primavera l'intera tribù a dorso di montoni e capre e armata di frecce vada come un sol'uomo in mare e mangi le uova e i pulcini delle gru, e che questa sortita duri tre mesi, e che altrimenti non potrebbero proteggersi contro gli stormi di gru adulte, e che le loro case siano fatte di fango, piume e gusci d'uovo. Aristotele dice che i Pigmei vivono in caverne scavate, ma per il resto le sue affermazioni su di loro concordano con quelle di altri autori."
Due note: 1) Ma che minchia di mitologia si ritrovano questi? Combattere contro le gru a dorso di capra? Ovvio che non produrranno mai un Tolkjen. Ve l'immaginate il Portatore dell'Anello a dorso di capra e i Nazgul di Sauron che spandono terrore per le terre e i cieli... in groppa a delle gru?; 2) Però abbiamo scoperto la radice del siculo "trispitu", ad indicare persona abnormemente minuta "Si' nu trispitu" o "pari nu trispitu". Significa "alto tre spanne". Uhmm... Sarà allora casuale l'assonanza con "trespolo" che metterebbe in discussione questa preziosa scoperta? Mah... altre fonti dicono diversamente.
Ad ogni modo, nel 1960 'sti Pigmei e con loro uno strano ammasso di altra gente viene messo assieme da qualcuno e diventano indipendenti dalla Francia. Si trattava di popolazioni Baya 33%, Banda 27%, Mandjia 13%, Sara 10%, Mboum 7%, M'Baka 4%, Yakoma 4%, altri 2% (=sono la minoranza europea).
Tra Plinio e il 1960 non sappiamo. Oh, a parte il fatto che i Pigmei venivano periodicamente presi a bastonate dai Bantu e che periodicamente passava qualcuno a rapire un po' di Bantu, li portava sulla costa o a Timbuctù, e li vendeva come schiavi. Si accettano scommesse su quanti di loro sono finiti a Saint Vincent e Grenadines.
Vabbe', lo so che non è divertente. Quindi per variare un po', ecco in che tipo di abitazioni risiedono le popolazioni autoctone.
Ok, vi state chiedendo: ma perché vivono in capanne così piccole dopo avere abbattuto tutti quegli alberi?. Anche io, a pensarci, mi ci sarei costruito, non so, una copia ingigantita del Teatro dell'Opera di Vienna. Che magari prende fuoco subito, ma vuoi mettere che falò chic che ti ci viene?
Poi ho cercato. No no, il punto è che esportano legname. Tutti i paesi che vivono nelle zone equatoriali esportano legname. Ne hanno in abbondanza. Ecco, adesso infatti nella Repubblica Centrafricana c'è rimasta quasi solo la savana, e i Pigmei migrano. A piedi. Avete presente quanto ci mette un pigmeo ad andare a piedi con la falcata che si ritrova?
Vabbe', il legname è il 20% del prodotto interno lordo. Il resto è tutta economia di sussistenza: oro, uranio, diamanti e petrolio vengono infatti saggiamente custoditi da una mezza dozzina di multinazionali che, onde evitare di contaminare questi bonnes sauvages con il vile denaro, riescono perfettamente nell'arduo compito di non fargliene vedere neppure un tarì. Quindi, visto che questo 80% del PIL va all'estero, da dove viene quello vero?
La risposta alle vostre domande si cela tra i pixel di questa immagine.
Sì, caccia. Ma non caccia qualsiasi. Caccia pigmea. Quello che le più volgari tra voi pensano essere un banalissimo porco, è in realtà lo splendido potamochero dai ciuffetti, di cui abbiamo un collage di immagini estratto dal booklet che mandò nel 1994 a Roberto Cavalli nella speranza di posare per la fantasia di un suo tessuto. Non c'è ancora riuscito, ma non demorde. (e gli suggeriamo di trovare un'altro nome, perché tigrata e zebrata sono ancora pronunciabili, ma ve l'immaginate chessò Moira Orfei che si presenta con una stola potamocherata?)

[...]

Trepidate ancora un istante per le immagini, che stiamo or ora elaborando. Nel frattempo una riflessione sul linguaggio. In inglese, ad esempio, lo stesso animale si chiama "Red River Hog", che per quelle un po' colte tra voi significa "Porco del Fiume Rosso", per quelle colte sul serio, che sanno che in Africa non c'è nessun Fiume Rosso, red river hog non significa niente. Insomma, non è un parente di Calderoli che vive lungo un fiume inquinato di rame e ossido di ferro. La lettura corretta è (red) (river hog) e non (red river) (hog), cioè maiale rosso di fiume. Solo gli inglesi potevano chiamarlo così. Se avessero scoperto il leopardo in tempi recenti l'avrebbero chiamato Big Cavalli-style Wild Cat.
I francesi, nel loro essere meravigliosamente cartesiani anche in questo, lo chiamano Potamochère d'Afrique, cioè potamochero d'Africa (questa era facile). Ora, quelle veramente troppo colte tra voi, che hanno virtualmente vinto tre o quattro milioni di euri partecipando a distanza ai quiz di Gerry Scotti, avranno certamente indovinato che potamochero vuol dire appunto maiale di fiume (potamos+okeros, d'altronde se esiste il cavallo di fiume e si chiama ippopotamo, è legittimissimo trovare anche un maiale di fiume; e no, non è Katia Ricciarelli che s'immerge nel Simeto. Certamente però l'oca di fiume è una velina slovena). A questo punto si potrebbe pensare che il maiale di fiume d'Africa viva lungo il Nilo. Per niente. Quindi l'italico ingegno trovò quello che, senz'ombra di dubbio, è il nome più appropriato per questa deliziosa bestiola che mi onoro e mi glorio di avervi fatto scoprire: Potamochero dai ciuffetti. Le foto non lasciano alcun dubbio!
Ora, siate sinceri, non credete anche voi che questa sia la bestiola più graziosa del mondo? Non vi viene voglia di fargli tante treccine sui ciuffetti? Non ve lo strapazzereste tutto di coccole? Non vi rotolereste nel fango con lui? Ecco, vi do un consiglio da zia: non fatelo. Perché tiene certi molari con i quali, secondo come, ammazza spezzandovi le ossa. Ma tutto quello che volete sapere sul potamochero dai ciuffetti lo potete trovare sul portale dell'ungulato definitivo! (ma la gente quando registra i domini di che si fa?).

[prima del punto]

Insomma, ci sono i pigmei -che sono deliziosi soprattutto perché non hai più bisogno di usare i tacchi per sembrare slanciato-, ci sono quesi maialetti taaanto squiqquacciuosi, ci sono oro e diamanti in abbondanza (anche un po' di uranio, ma dopo Tremonti possiamo resistere a tutto), almeno una mezza dozzina di popolazioni diverse tra le quali potere scegliere, il deserto, la savana, la foresta pluviale, tantissimi animali allo stato selvaggio -e almeno altrettanti bracconieri nerboruti che fa tanto leather e S/M-, un clima sempre primaverile e, presumibilmente, un casino di gru. Ma cosa volete di più? (e la prima crettina che scrive "un lucano" subirà un post ad hoc di quelli che piuttosto vi augurereste di essere morte stecchite).
Bene, già il fatto che vi siano solo 4 milioni di abitanti in un posto così bellino e grande pure il doppio dell'Italia qualche dubbio ve lo dovrebbe fare venire... e no, non sono i prezzi degli affitti che sono troppo cari. Ok, non arriva la Perrier, ma potete sempre sorseggiare un po' di saluberrima acqua di falda, no?
L'acqua di falda nella Repubblica Centrafricana infatti è già frizzante. Ferrarelle?
Di più.
Inquinelle.
Non mi chiedete come, cosa o perché, ma non c'è una goccia di aqua di falda che sia potabile. Non è un caso quindi se su 622 mila chilometri quadrati di superficie solo 20 mila sono irrigati (equivalenti all'Emilia Romagna). Per il resto si va di acqua fluviale.
Ora, considerato che c'è pieno di potamocheri e, quindi, pieno di fiumi, uno si domanda, ancora una volta, dove stia il problema.
So che avete già intuito, birbantelle!
Avrei potuto narrare le gesta dell'entero-HAV, del mobilissimo Campylobactera o della Salmonella Tiphy, si possono scrivere poemi sull'HIV, per non dire dell'onnipresente Meningococco. Sono tutti frequenti compagni di viaggio nella Repubblica Centrafricana, a volte quasi fastidiosi, appiccicosi, certuni quando ti si attaccano proprio non se ne vanno più!
Ma il plasmodio falciparo...
Ah! il plasmodio falciparo!
Intanto ecco la solita foto di repertorio. Purtroppo non è il suo profilo migliore.
Dunque, il plasmodio falciparo è un protozoo. Quando vi viene amichevolmente a trovare, di solito è ospite del vostro fegato. Ci sta dai 6 ai 15 giorni durante i quali si dà alla pazza gioia della riproduzione asessuata (protozoi, tsk!). A questo punto produce dei merozoiti che immette nel vostro sistema cardio-circolatorio. I merozoiti si appiccicano alle cellule del vostro sangue e le fanno esplodere di contentezza. A questo punto siete colpiti da anemia dovuta all'emolisi. Siccome siete pieni di cellule del sangue impazzite come una discoteca frocia dove ad un certo punto parte "Siamo Donne!", ecco che i vostri reni si mettono ad espellere sangue. Si chiama emoglobinuria. Seguono, in ordine sparso, convulsioni, artalgia, ingrossamento della milza, febbre, brividi, vomito, forte mal di testa, collasso renale, ischemia cerebrale, coma e, nei casi più gravi, morte.
Indovinate dove vive il plasmodio falciparo?
State per dire nell'acqua dei fiumi, lo so.
Questa è la tua risposta definitiva?
La accendiamo?
Sbagliato! (cheppeccàààt'!)
No no no, un protozoo come lui mai starebbe nella falda di Inquinelle, no, assolutamente no.
Sta nello stomaco di un insetto troppo simpatico.
La zanzara anofele.
Ebbene sì, cari amici ascoltatori, la Repubblica Centrafricana è flagellata dalla malaria, oltre che dalla diarrea batterica, dall'AIDS, dall'epatite A, dalla meningite e dalla febbre tifoide.

[il punto]

È dunque il momento di fare il punto della situazione.

Innanzi tutto dobbiamo rivedere un gioco, molto diffuso tra i bambini, tipo "chi butti nel letto di spine? chi butti nel letto di rovi? chi butti nel letto di rose?" con "chi butti al largo di Saint Vincent? chi deporti nella Repubblica Centrafricana? ecc..."
Poi, è importante viaggiare informati. Ad esempio, se proprio non riuscite a resistere ad un safari in questo luogo idilliaco, se siete amanti del rischio, della lotta incessante contro gli insetti e del brivido della caccia al potamochero dai ciuffetti, allora la Repubblica Centrafricana fa per voi!
2.062 euri da Milano con le linee aeree marocchine e siete nella capitale Bangui. Dopodiché cazzi vostri. Dunque ci sono 50 aeroporti tra i quali spostarvi, peccato che 47 siano senza pista asfaltata.
Poi ci sono ben 10,000 telefoni e 60.000 cellulari satellitari. E un casino di radiotelefoni. Eh sì, perché non potendosi spargere a man bassa fili di rame in lungo e in largo -tantopiù che metà della popolazione è semi-nomade... ora, ve li immaginanate i pali del telefono che li seguono ad ogni spostamento?- ecco che tutti si fanno il radiotelefono. Di solito se lo fanno in casa con un paio di latte di alluminio e del rame. Funziona abbastanza bene. Radio Maria si sente da dio!


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4 Comments:

  • At 7:46 AM, Anonymous Anonimo said…

    ...io lo voglio...lo-vogliolo-vogliolo-vogliolo-voglio
    voglio il Potamochero dai ciuffetti...
    non sarebbe carino a grufolare in piazza dei miracoli??
    eh???
    sìsìsìsìsìsìsìsìsììììììì
    e dunque lo-vogliolo-vogliolo-vogliolo-voglio!!
    me lo compri???
    daidaidaidaidai
    COM-PRA-ME-LOOOOOOOOOOOOOO

     
  • At 2:48 PM, Anonymous Anonimo said…

    postupendo!POST-STUPENDO...

    Normalwooooooooooooooooooomannnnn, io avrei un'idea migliore....potresti andare a sceglierlo direttamente tu il tuo potamochero, no?Noi ti paghiamo un bel viaggietto nella repubblica centroafricana, ja?

     
  • At 4:11 PM, Anonymous Anonimo said…

    d'accordissimo!!
    intanto cacciate la grana...poi, quando tornerò a pisa con il mio meravigliosissimo esemplare di grufolante potamochero dai ciuffetti (NB: sì, io TORNERO' a pisa con un mio meravigliosissimo esemplare di grufolante potamochero dai ciuffetti....mica mi ci tengono per più di 2/3 gg nella Repubblica Centrafricana...MICA SONO SCEMI!!!!!), e dunque, dicevo...quando tornerò a Pisa blablabla........voi schiatterete dall'invidia perchè vorrete anche voi coccolare e strapazzare e farvi teneramente mordicchiare da un meravigliosissimo esemplare di grufolante potamochero dai ciuffetti!!!!
    OVVIA!

     
  • At 5:21 PM, Anonymous Anonimo said…

    non ho parole per il potamochero dai ciuffetti . .queste cose mi fanno ritornare la passione per la geografia che se ne andò inspiegabilmente alle scuole medie. Comunque questo blog è bellissimo, come posso sdebitarmi quando torn a pisa per le risate che mi fai fare . .??

     

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