Uno e trino
MESSAGGIO DI OCAPODANO 2007
ovvero, il post a reti unificate da un regno di tre Sicilie
Italiane ed italiani, eccovi qui a sbirciare per l'ennesima volta nelle nostre pagine. Ma che vorrete, poi, da noi anche il 31 dicembre? Il nostro pensiero già si volge all'ano a venire, non certo all'ano che se n'è andato!
Secco sia l'ano di chi scorda il passato, mi verrebbe da dire ascoltandoti, ah p-sà! Ma come? già spariamo a zero sulle res gestae degli ani passati? Cari italiane e cari italiani, piuttosto, avviciniamoci a questo nuovo ano, con un tenero pensiero all'ano che è stato e che è ancora per qualche ora. E a maggior ragione, quest'ano, che porta ancora le dolorose ferite del tempo che fu. Io, per esempio, in questi giorni mi trovo ad affrontare una brutta escoriazione al sedere, con qualche lieve perdita di sangue. (sottovoce a P-sano: *no, no, non è di tua competenza il problema, zitto e ascolta). Le feste natalizie, feste di tacchini e salmoni, di risotti e panettoni, di filetti alla Wellington e capitoni, mi hanno causato nei giorni a seguire una piuttosto brutta cagarella (per gli amici francesi che ci stanno ascoltando dal bell'esagono transalpino: chasse); e quando uno soffre di cotanto male va in bagno spesso, e si trova quindi costretto a strofinare più del solito il proprio presidenzial culetto. Neanche il bidet al Lactacyd intimo ci può dare una mano in quei casi. l'ano s'arrossa, l'ano può subire delle lacerazioni. L'ano che si appresta a terminare, dunque, ci porti una delicata lezione: se sei colto da diarrea, fai meglio ad utilizzare meno carta igienica del solito, anche se Scotonelle. E il mio pensiero vola qui all'Europa, e in special modo alla Francia, che ho avuto modo di visitare ufficialmente in questi mesi: grandi differenze culturali sembrano separarci nel modo in cui ci prendiamo cura del nostro ano, ma la fiducia che riponiamo nel sogno europeo ci induce ottimisticamente a pensare che quali che siano le nostre radici igieniche, sempre di ani si tratti, di ani fratelli, o quanto meno cugini. Con o senza bidet.
Signori, signori! Ma che modi sono questi? Ma che toni abbiamo assunto? Signori colleghi, questo è un post congiunto, un post augurale, un post di concordia e armonia universale! Che sono queste porcherie a doppio senso, queste confidenze così intime sul proprio regolamento intestinale? Il blog che io qui rappresento è un blog perbene, adatto alle famiglie, conciliante e ridanciano, mica roba osé come quella che propinate voi! Mi toccherà risollevare i toni della discussione, d'altro canto sono il capo. Happy vi avrebbe fatto tremare semplicemente con un rutto, Ferarotto forse con una flatulenza postmeridionale (e siamo di ritorno all'ano, ahimé..),io ho bisogno di scrivere qualche riga ma il risultato spero sia lo stesso..oggi è il 31 dicembre! che cosa gli diciamo ai nostri lettori congiunti? un po' di ufficialità, insomma! Come passeranno il capodanno le nostre oche e le vecchie ex duchesse?
Vecchia ci sarai tu, e pure ex, quanto sei oca poi non ne parliamo... Qui il punto è che si confondono orientamento della memoria e orientamento del pensiero: serbiamo memoria dell'ano che fu, volgiamo il pensiero all'ano che verrà! Ai nostri lettori congiunti diciamo: "felicitazioni!", contenti che vi siate potuti congiungere, quale che sia il modo da voi scelto per il congiungimento, siamo felici che, ovunque voi siate, il vostro congiungimento sia stato reso possibile, da quest'ano o da ani precedenti. Perché congiunzioni e coniugazioni, da noi in Italia, sono tutt'ora vietate (e la lingua infatti, specie quella televisiva, ne risente). Ma siamo fiduciosi: il 2007 porterà i PaCS e il congiuntivo, nonché un uso corretto del futuro; è a queste famiglie, famiglie future e congiuntive, che dedichiamo allora questo blog, questo post, questo nostro congiungimento triadico (checché ne abbia di ridire Molly) e trinacrico. Indegno e chino il 2006, snodatosi tra scandali elettorali e ripetuti fallimenti dei reality, siamo certi che il 2007 entrerà eretto negli anali di questo Paese.
Checché ne dica il Capo, direi io! (CHECCHE! dirà il capo, dico io). Ma il congiungimento è figurato, s'intende, è la gigioneria birbesca dei compagni d'avventura che ci siamo scelti...mica avrete abboccato all'esca? e l'oca, l'oca? che ne dice, o si placa?
L'oca né dice, né si placa, afflata invece, cioè starnazza. Care e cari italiane e italiani, che notte la notte che sta per arrivare. Già, che notte? Chi dei lettori, prima di congiungersi era solo un mio lettore o una mia lettrice, saprà che quest'anno avevo già disposto di prendere 20 gocce di lexotan e andare a dormire. Non fu possibile, neanche quest'anno. E così farò da accompagnatore a una dolce dama di antica conoscenza, tale EnneMerì. Fino al brindisi. Poi si sa, dopo il brindo selvaggio e tradizionale, si rischia sempre di ricadere in vecchie reti, le vecchie piattaforme di mantenimento reti di contatto chiuse, da cui ci si credeva già salvi. E salvi saremo! E quindi dopo cena non andremo alla grande serata 40€ senza consumazioni della jeunesse dorée palermitana, ma vagheremo, dama al seguito per la Palermo giubilante. Sperando di non essere colpiti da un mortaretto o da un razzo che ci bruci le presidenzial piume, o il già escoriato sedere.
Da vecchio, io sì son vecchio e passatista oltre che oca, non posso che gettare uno sguardo ai tanti ragazzini che nel mio quartiere rievocano con tanto ardore la guerra nel Vietnam. Tanto cari siete ragazzi, che peccato sarebbe ridurvi la faccia in poltiglia. Già, perché i botti fanno anche male, ma l'intera biblioteca storica verdone Einaudi frantumata in faccia fa ancora più male, specie se a colpirvi è un giovane e gaudente storiofilo con esami a gennaio e il culo dolente. Buon anno a voi.
E tu capo? non preoccuparti, smettila di stare adeso al muro. Parla pure, io e p-sano non ti faremo del male. E poi sei anche pieno di microbi e germi della febbre del Wisconsin, pussavia!
Ecco, appunto, pussavia! Qualcuno ha visto la mia maschera d'argilla? Mi devo fare la maschera purificante prima di uscire stasera. C'è Gianna al Politeama. Mi devo arrampicare sul palco vestito da donna e cercare di baciarla - ché solo vestito da donna ho una qualche speranza di riuscire a baciarla, ma nessuna speranza se prima non purifico tutti i miei pori! Oca, non avrai mica scambiato la mia maschera d'argilla per qualche crema analgesica e/o lubrificante?
Pussovia dalle vostre occasioni mondane, io, e mi rintano in casa con la famiglia! almeno fino a mezzanotte: allo scoccar della quale, novello zucchino (toscanismo per intendere zucchina ma qui ci sono già troppe ambiguità di genere), la mia febbre deciderà se consentirmi una festa privata radicalchic con compositori di musica contemporanea (Sollima), od ordinarmi repentino il letto più vicino. D'altro canto, ciò che si farà stanotte verrà ripetuto durante tutto l'anno che viene, come vuole il detto: e mica si può pensare che il capo diventi nottambulo per l'intero 2007, o mi sbaglio??!!??!!???!!!
Secco sia l'ano di chi scorda il passato, mi verrebbe da dire ascoltandoti, ah p-sà! Ma come? già spariamo a zero sulle res gestae degli ani passati? Cari italiane e cari italiani, piuttosto, avviciniamoci a questo nuovo ano, con un tenero pensiero all'ano che è stato e che è ancora per qualche ora. E a maggior ragione, quest'ano, che porta ancora le dolorose ferite del tempo che fu. Io, per esempio, in questi giorni mi trovo ad affrontare una brutta escoriazione al sedere, con qualche lieve perdita di sangue. (sottovoce a P-sano: *no, no, non è di tua competenza il problema, zitto e ascolta). Le feste natalizie, feste di tacchini e salmoni, di risotti e panettoni, di filetti alla Wellington e capitoni, mi hanno causato nei giorni a seguire una piuttosto brutta cagarella (per gli amici francesi che ci stanno ascoltando dal bell'esagono transalpino: chasse); e quando uno soffre di cotanto male va in bagno spesso, e si trova quindi costretto a strofinare più del solito il proprio presidenzial culetto. Neanche il bidet al Lactacyd intimo ci può dare una mano in quei casi. l'ano s'arrossa, l'ano può subire delle lacerazioni. L'ano che si appresta a terminare, dunque, ci porti una delicata lezione: se sei colto da diarrea, fai meglio ad utilizzare meno carta igienica del solito, anche se Scotonelle. E il mio pensiero vola qui all'Europa, e in special modo alla Francia, che ho avuto modo di visitare ufficialmente in questi mesi: grandi differenze culturali sembrano separarci nel modo in cui ci prendiamo cura del nostro ano, ma la fiducia che riponiamo nel sogno europeo ci induce ottimisticamente a pensare che quali che siano le nostre radici igieniche, sempre di ani si tratti, di ani fratelli, o quanto meno cugini. Con o senza bidet.
Vecchia ci sarai tu, e pure ex, quanto sei oca poi non ne parliamo... Qui il punto è che si confondono orientamento della memoria e orientamento del pensiero: serbiamo memoria dell'ano che fu, volgiamo il pensiero all'ano che verrà! Ai nostri lettori congiunti diciamo: "felicitazioni!", contenti che vi siate potuti congiungere, quale che sia il modo da voi scelto per il congiungimento, siamo felici che, ovunque voi siate, il vostro congiungimento sia stato reso possibile, da quest'ano o da ani precedenti. Perché congiunzioni e coniugazioni, da noi in Italia, sono tutt'ora vietate (e la lingua infatti, specie quella televisiva, ne risente). Ma siamo fiduciosi: il 2007 porterà i PaCS e il congiuntivo, nonché un uso corretto del futuro; è a queste famiglie, famiglie future e congiuntive, che dedichiamo allora questo blog, questo post, questo nostro congiungimento triadico (checché ne abbia di ridire Molly) e trinacrico. Indegno e chino il 2006, snodatosi tra scandali elettorali e ripetuti fallimenti dei reality, siamo certi che il 2007 entrerà eretto negli anali di questo Paese.
Checché ne dica il Capo, direi io! (CHECCHE! dirà il capo, dico io). Ma il congiungimento è figurato, s'intende, è la gigioneria birbesca dei compagni d'avventura che ci siamo scelti...mica avrete abboccato all'esca? e l'oca, l'oca? che ne dice, o si placa?
L'oca né dice, né si placa, afflata invece, cioè starnazza. Care e cari italiane e italiani, che notte la notte che sta per arrivare. Già, che notte? Chi dei lettori, prima di congiungersi era solo un mio lettore o una mia lettrice, saprà che quest'anno avevo già disposto di prendere 20 gocce di lexotan e andare a dormire. Non fu possibile, neanche quest'anno. E così farò da accompagnatore a una dolce dama di antica conoscenza, tale EnneMerì. Fino al brindisi. Poi si sa, dopo il brindo selvaggio e tradizionale, si rischia sempre di ricadere in vecchie reti, le vecchie piattaforme di mantenimento reti di contatto chiuse, da cui ci si credeva già salvi. E salvi saremo! E quindi dopo cena non andremo alla grande serata 40€ senza consumazioni della jeunesse dorée palermitana, ma vagheremo, dama al seguito per la Palermo giubilante. Sperando di non essere colpiti da un mortaretto o da un razzo che ci bruci le presidenzial piume, o il già escoriato sedere.
Da vecchio, io sì son vecchio e passatista oltre che oca, non posso che gettare uno sguardo ai tanti ragazzini che nel mio quartiere rievocano con tanto ardore la guerra nel Vietnam. Tanto cari siete ragazzi, che peccato sarebbe ridurvi la faccia in poltiglia. Già, perché i botti fanno anche male, ma l'intera biblioteca storica verdone Einaudi frantumata in faccia fa ancora più male, specie se a colpirvi è un giovane e gaudente storiofilo con esami a gennaio e il culo dolente. Buon anno a voi.
E tu capo? non preoccuparti, smettila di stare adeso al muro. Parla pure, io e p-sano non ti faremo del male. E poi sei anche pieno di microbi e germi della febbre del Wisconsin, pussavia!
Ecco, appunto, pussavia! Qualcuno ha visto la mia maschera d'argilla? Mi devo fare la maschera purificante prima di uscire stasera. C'è Gianna al Politeama. Mi devo arrampicare sul palco vestito da donna e cercare di baciarla - ché solo vestito da donna ho una qualche speranza di riuscire a baciarla, ma nessuna speranza se prima non purifico tutti i miei pori! Oca, non avrai mica scambiato la mia maschera d'argilla per qualche crema analgesica e/o lubrificante?
Pussovia dalle vostre occasioni mondane, io, e mi rintano in casa con la famiglia! almeno fino a mezzanotte: allo scoccar della quale, novello zucchino (toscanismo per intendere zucchina ma qui ci sono già troppe ambiguità di genere), la mia febbre deciderà se consentirmi una festa privata radicalchic con compositori di musica contemporanea (Sollima), od ordinarmi repentino il letto più vicino. D'altro canto, ciò che si farà stanotte verrà ripetuto durante tutto l'anno che viene, come vuole il detto: e mica si può pensare che il capo diventi nottambulo per l'intero 2007, o mi sbaglio??!!??!!???!!!
CONCLUSIONE DEL PRIMO ESPERIMENTO DI POST A RETI UNIFICATE; IL CAPO DEI RIGATTIERI, L'OCAMUCCATA E IL PISS-ANO AUGURANO A TUTTI GLI AMICI E LETTORI UN FELICE ANNO NUOVO DA UN REGNO DELLE TRE SICILIE
Ah, ma eravamo ancora in onda? Beddamatri chi malafiura chi mi facistivu fari! Ma poi si chiude così dico io?
Nicole'… Nicole'!
Qualcuno ha visto la Orsomando?... ah, è morta? Ma perché la gente muore senza che nessuno gliel'abbia ordinato? C'è sempre da rimboccarsi le maniche in questo show, è un'emergenza continua, un giorno finirò ucciso da un riflettore che si stacca dal soffitto!
Gentili retespettatori e retespettatrici, abbiamo appena pubblicato il messaggio di ocapodano del Capo, di Ocamuccata e di P-sano, diffuso a blog unificati in mondolettura. Nel lasciarvi ai programmi della serata, ne approfittiamo per augurarvi un felice ano nuovo da un regno di tre Sicilie.
almeno il tecnico per l'effetto stellina al centro dello schermo quando lo tocco con il dito sorridendo c'è o se n'è andato anche lui?