TPC - Premio #7
Quello da assegnare oggi è un premio difficile.
La scelta della giuria è stata ardua, arrivando persino a proporre l'istituzione di un premio ad hoc per altri paradisi in lizza. Vista la natura particolare del premio, l'ex-aequo infatti non era una soluzione praticabile, giacché avrebbe sminuito il valore intrinseco della categoria individuata.
7. Premio per l'esportazione più bastarda
Il premio viene consegnato da Camillo Ruini a Bermuda.
Misteriosamente nota in Italia al plurale (mi vado a fare una vacanza alle Bermuda), l'isola atlantica ha una storia inestricabilmente legata ai naufragi, al punto che, in barba ad una minima profilassi scaramantica, lo stendardo delle locali forze armate è questo:
E già meriterebbe un premio a parte per lo stemma che osa di più! Ma andiamo avanti...
Bermuda, che ha dato i natali a Michael Douglas e annovera tra i suoi residenti Catherine Zeta-Jones (in quanto mogliore di Michael), si distingue per il più alto reddito pro capite al mondo: con 69,900 dollari annui, i bermudani staccano di quasi 15,000 dollari i lussemburghesi, secondi al mondo.
Da dove vengono tutti questi soldi?
1. Entrano, aumentano, escono.
Le compagnie assicurative di mezzo mondo fanno circolare a Bermuda un sacco di soldi, lo reinvestono, lo ri-assicurano (!), e forse lo riciclano anche. La prima cosa che Bermuda esporta sono tassi di crescita dei capitali, senza un solo cent di tasse da pagare.
2. Statunitensi all'arrembaggio.
Ma Bermuda, oltre ad essere il più paradisiaco dei paradisi fiscali, attrae un turismo fenomenale dagli stati uniti e le coste dell'isoletta sono assaltate da resort che sorgono su hotel che nascono su alberghi che divorano residence. Quindi Bermuda, come seconda cosa, esporta e vende agli USA la propria immagine (perché in un'isola grande 1/6 di Malta, cioè 53 Kmq, obiettivamente, non ci può essere un cazzo da vedere!).
3. Ma, fisicamente, cosa esporta?
Mutuando il sistema del rigiro di capitali, sfruttando il fatto che l'80% dei turisti sono statunitensi, Bermuda importa massicce quantità di pillole e le ri-esporta. Attenzione: Bermuda non produce farmaci [le sole industrie presenti sull'isola sono edili (costruire hotel etc...)]. Bermuda acquista farmaci e poi li rivende, su scala continentale.
La scena, ragionevolmente, è una masnada di operatori finanziari stesi a prendere il sole mentre sorseggiano cocktail in riva ad una piscina -nonostante ci sia l'oceano dietro l'angolo- con un cellulare in mano e una sfilza di pasticche policrome da intingere a piacimento nel mojito per guarire da una malattia più o meno inesistente e quindi farsi rimborsare ogni soldo così speso dalla compagnia assicurativa sanitaria USA che poi tanto reinveste i soldi in quegli stessi luoghi... quanto saranno bastardi?
7. Premio per l'esportazione più bastarda
Il premio viene consegnato da Camillo Ruini a Bermuda.
Misteriosamente nota in Italia al plurale (mi vado a fare una vacanza alle Bermuda), l'isola atlantica ha una storia inestricabilmente legata ai naufragi, al punto che, in barba ad una minima profilassi scaramantica, lo stendardo delle locali forze armate è questo:
E già meriterebbe un premio a parte per lo stemma che osa di più! Ma andiamo avanti...
Bermuda, che ha dato i natali a Michael Douglas e annovera tra i suoi residenti Catherine Zeta-Jones (in quanto mogliore di Michael), si distingue per il più alto reddito pro capite al mondo: con 69,900 dollari annui, i bermudani staccano di quasi 15,000 dollari i lussemburghesi, secondi al mondo.
Da dove vengono tutti questi soldi?
1. Entrano, aumentano, escono.
Le compagnie assicurative di mezzo mondo fanno circolare a Bermuda un sacco di soldi, lo reinvestono, lo ri-assicurano (!), e forse lo riciclano anche. La prima cosa che Bermuda esporta sono tassi di crescita dei capitali, senza un solo cent di tasse da pagare.
2. Statunitensi all'arrembaggio.
Ma Bermuda, oltre ad essere il più paradisiaco dei paradisi fiscali, attrae un turismo fenomenale dagli stati uniti e le coste dell'isoletta sono assaltate da resort che sorgono su hotel che nascono su alberghi che divorano residence. Quindi Bermuda, come seconda cosa, esporta e vende agli USA la propria immagine (perché in un'isola grande 1/6 di Malta, cioè 53 Kmq, obiettivamente, non ci può essere un cazzo da vedere!).
3. Ma, fisicamente, cosa esporta?
Mutuando il sistema del rigiro di capitali, sfruttando il fatto che l'80% dei turisti sono statunitensi, Bermuda importa massicce quantità di pillole e le ri-esporta. Attenzione: Bermuda non produce farmaci [le sole industrie presenti sull'isola sono edili (costruire hotel etc...)]. Bermuda acquista farmaci e poi li rivende, su scala continentale.
La scena, ragionevolmente, è una masnada di operatori finanziari stesi a prendere il sole mentre sorseggiano cocktail in riva ad una piscina -nonostante ci sia l'oceano dietro l'angolo- con un cellulare in mano e una sfilza di pasticche policrome da intingere a piacimento nel mojito per guarire da una malattia più o meno inesistente e quindi farsi rimborsare ogni soldo così speso dalla compagnia assicurativa sanitaria USA che poi tanto reinveste i soldi in quegli stessi luoghi... quanto saranno bastardi?
Etichette: The Paradise Contest
8 Comments:
At 10:45 PM, Anonimo said…
tutto si è offuscato:le parole lette,le idee e le opinioni che mi stavo facendo riguardo a come votare e per chi votare... di colpo mi parli delle Bermuda (sono italiano dunque uso il plurale)! E adesso non me ne frega più un bigolo di niente. Ho bisogno di evadere, ho bisogno di andare là, è quello il mio paradiso! In fondo io non sono statunitense, non faccio parte di compagnie assicurative, non ho capitali da investire... ci andrei solo per conoscere qualche 'uomo d'affari', tipo quello della foto che mi ricorda molto gli incravattati che girano negli autogrill durante il giorno... e che io non mi becco mai, perchè di giorno giustamente lavoro...e le proverei tutte pur di farmi mantenere. Se poi non funziona... c'è sempre la Svizzera, abito a 12km dal confine!
At 12:49 AM, Anonimo said…
NOOOOOOOO!!!!!!!
la schfitzera NOOOOOOOOO!!!!
diglielo anche tu, giocandolo!!
la schfitzera proprio no!!NO NO NO!!!!
fidati
At 10:06 AM, si-culo said…
@ Vanity: Bermuda, assolutamente Bermuda. La Schfitzera, come suggeriscono, no.
O un furgoncino con il pilota automatico, di quelli che spazzano le strade pulendo con l'acido cloridrico e poi fissando nel cemento l'aroma ormai noto come "freschezza alpina", ti investirà nel corso dei suoi giri e rigiri quando sarai ubriaco di birra teteska e cercherà di tirare a lucido ogni intersizio pilifero del tuo corpo!
At 10:10 AM, si-culo said…
(questo non lo potrei dire perché tecnicamente sono impegnato ma: sì, un po' di spanking attivo con l'incravattato me lo farei anche io. La violenza sessuale verso i manager è particolarmente eccitante...)
(...Teratuccio mio, ce l'hai una cravatta da qualche parte, vero?)
At 10:41 AM, Anonimo said…
ah ahaaa!!!!!!!
sei impegnato, eh???!!!!
qua si scoprono gli altarini!!!!!!!!!!!!!!
benebenebene......
At 3:30 PM, si-culo said…
Si veda il link a -Semioma- per delucidazioni (?)...
At 11:17 AM, Anonimo said…
torna tutto dopo queste informazioni: l'unico bermudese da me conosciuto aveva un sacco di soldi e in patria lavorava in banca . . ma era ipodotato
At 11:25 AM, si-culo said…
Teeeesoro!
Ma ipodotato non significa che non può mantenerti!!!
Ma sono io che non mi spiego e parlo turco o sei tu che sei sempre distratta quando ti rivolgo la parola?!
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